giovedì 4 agosto 2016

da figlio, da fratello, da amico, da sposo, da padre ... ti benedico


I sacramentali 
[...] sono istituiti dalla Chiesa per la santificazione 
di alcuni ministeri ecclesiastici, di alcuni stati di vita, 
di circostanze molto varie della vita cristiana, 
così come dell'uso di cose utili all'uomo. 

Secondo le decisioni pastorali dei Vescovi, 
possono anche rispondere ai bisogni, 
alla cultura e alla storia propri del popolo cristiano 
di una regione o di un'epoca. 

Comportano sempre una preghiera, 
spesso accompagnata da un determinato segno, 
come l'imposizione della mano, 
il segno della croce, 
l'aspersione con l'acqua benedetta 
(che richiama il Battesimo).

Essi derivano dal sacerdozio battesimale: 
ogni battezzato è chiamato ad essere una benedizione e a benedire. 
Per questo anche i laici possono presiedere alcune benedizioni; 
più una benedizione riguarda la vita ecclesiale e sacramentale, 
più la sua presidenza è riservata al ministro ordinato 
(Vescovo, presbiteri o diaconi).

I sacramentali non conferiscono 
la grazia dello Spirito Santo 
alla maniera dei sacramenti; 
però mediante la preghiera della Chiesa 
preparano a ricevere la grazia e dispongono a cooperare con essa. 

« Ai fedeli ben disposti è dato di santificare 
quasi tutti gli avvenimenti della vita 
per mezzo della grazia divina che fluisce 
dal mistero pasquale della passione, morte e risurrezione di Cristo, 
mistero dal quale derivano la loro efficacia 
tutti i sacramenti e i sacramentali; 
e così ogni uso onesto delle cose materiali 
può essere indirizzato alla santificazione dell'uomo e alla lode di Dio ».


CCC, Parte II, Sez. II, Cap.4,  a.1 (1668-1670)
http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p2s2c4a1_it.htm

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