sabato 28 febbraio 2015

potenza e atto ... teoria dell'essere

Contraddice ciò l'affermazione seguente di San Tommaso 
e cioè che "Per il fatto stesso che alla quiddità è concesso l'essere, 
si dice non solo che è creato l'essere, 
ma anche che è creata la stessa quiddità, 
perché prima di avere l'essere la quiddità non è niente, 
se non forse nell'intelletto del Creatore, 
dove non è una creatura, ma un'essenza creatrice"? 

Se consideriamo rettamente che cosa Tommaso intende 
con "idea" e che cosa con "quiddità", 
il passo riportato, allora, manifesta piuttosto una conferma 
della concezione qui sviluppata. 
La quiddità è ciò per cui una cosa viene formata, 
ciò che essa è, "una parte dell'intero composto". 

Per questo egli usa anche il nome di "forma" 
(nel senso della forma d'essenza); 
"[...] tuttavia non si usa chiamarla la sua idea, 
perché questo nome di idea sembra significare 
la forma separata di ciò di cui è forma".
Essa è ciò "a modello del quale qualcosa è formato, 
e questa è la forma esemplare a imitazione di cui qualcosa è costituito [...]".

Appartiene poi al rapporto tra archetipo ed immagine 
il fatto che esiste lo scopo di dare alla cosa la forma determinata. 
Dove è presente soltanto una somiglianza casuale, 
lì non si può parlare di immagini e di copie. 
Infine, l'agente, a cui è da ascrivere la formazione, 
deve introdurre egli stesso il fine di formare qualcosa 
secondo l'archetipo, come fa l'artista. 

"Questa appare dunque essere la natura dell'idea: 
che sia la forma che qualcosa imita 
per intenzione dell'agente che predetermina a sé il fine". 
Per le cose della natura, l'"artista creatore" è Dio; 
"ma poiché [...] non è conveniente dire che Dio agisce per un fine altro da sé 
e riceve da fuori ciò per cui può agire, 
per questo motivo non possiamo porre le idee fuori di Dio, 
ma soltanto nella mente divina". 

Tommaso nega quindi un mondo 
autonomamente esistente di idee oggettive. 
[...] Egli conosce "forme" create, cioè forme d'essenza 
che hanno il loro essere nelle cose; 
e conosce le idee distinte da queste forme 
come eterni archetipi delle cose nello spirito divino. 

Edith Stein
Potenza e atto. Studi per una filosofia dell'essere

5 commenti:

  1. La parola idea nasce dalla parola greca Evideon, l'idea che si
    manifesta nel reale divenendo evidente, visibile. La coscienza universale, l'idea prima, che da sant'Agostino e dalla religione cristiana, in quanto religione dualistica, viene identificata con Dio, si è separata da se stessa e ha creato il dualismo illusorio, cioè si è resa evidente creando la realtà virtuale di spazio tridimensionale e tempo in cui viviamo per comprendere se stessa e per averne "consapevolezza" ha "deciso" di fare questa esperienza. L'universo, tutto ciò che noi vediamo nello spazio e viviamo nel tempo non è altro che il riflesso di una coscienza universale che guarda se stessa. Ciò non significa che questa vita/realtà olografica (cfr. David Bohm) e "virtuale" sia inutile, ma la dualità creata serve a noi che siamo un'unica coscienza di avere un specchio in cui "guardarci". Per cui in realtà gli artisti siamo noi stessi, noi stessi siamo i "creatori" che attraverso la sofferenza capiamo il dolore della separazione iniziale dalla nostra coscienza che ci ha reso "evidenti". Le idee che noi abbiamo sono sì archetipi delle cose delle spirito perché l'idea siamo noi stessi, gli archetipi sono dentro di noi, li abbiamo creati noi. Tutto ciò è confermato dalla meccanica quantistica: un certo quid dal nulla decide di dividersi, separarsi in fotone e antifotone rendendosi così evidente, perché il fotone sovrapposto all'antifotone si annichilisce e dà il nulla. A partire da questo evideone, struttura di base del fotone (Cfr. Evideon del Prof. Corrado Malanga) si vengono a formare in maniera frattalica tutte le subparticelle e particelle che compongono la materia. L'energia diventa materia. Per cui noi siamo uno lo specchio dell'altro, l'altro ci serve a capire noi stessi, ecco perché ritorna l'insegnamento cristiano dell'amarci gli uni gli altri e amare il prossimo come se fossimo noi stessi perché amando l'altro non facciamo altro che amare un riflesso di noi stessi perché tutti noi siamo parte di un tuttuno, che secondo una visione monistica diviene così la coscienza atemporale e aspaziale unica, mentre secondo la visione dualistica è Dio. Ma tra dire Coscienza unica che siamo noi stessi e dire Dio non cambia forse solo il termine...?

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    1. Il termine idea, dal tema di ἰδεῖν «vedere», nella storia della filosofia moderna è stato utilizzato da Rosmini per definire -secondo me in modo chiaro - un oggetto "astratto", non reale, presente nella mente dell'uomo e non al di fuori...
      Per questo filosofo, l'idea di Dio, idea astrattissima, non può avere una "reale" coincidenza con l'esistenza Reale di Dio.
      Pertanto, nella filosofia cristiana, come nella religione cristiana, sarebbe erroneo parlare di dualismo filosofico o di "religione dualistica".
      L'idea di Dio, intesa come "percezione della possibilità di Dio" e idea "astrattissima", può avere per la mente solo una funzione regolativa: mai può essere un fine del reale, può essere soltanto un mezzo "puro" per accedere, intenzionalmente, alla Realtà di Dio. Mai Dio, nella Sua Pienezza Reale, potrebbe essere infatti pensato dall'uomo... Secondo Rosmini, soltanto Dio può aver donato all'uomo un'idea innata di Sé, "astrattissima" e pura, per consentirgli di "percepire intellettualmente" la Sua Presenza.
      La natura virtuale dell'idea "creata", certamente, consente all'uomo di avere uno specchio assolutamente astratto, altro dallo spazio tridimensionale e dal tempo reale, in cui "specchiarsi": l'unica vera consapevolezza che l'uomo può avere, grazie all'idea di Dio, è che l'ideale è altro dal reale, pur essendone immagine...
      Sembra, pertanto, che la forma "materiale" dell'idea di Dio possa essere creata dall'uomo, mentre la forma "astrattissima" o pura possa essere creata, nella mente dell'uomo, soltanto da Dio stesso...
      Se le idee sono dentro di noi, non tutte le abbiamo "create" noi... L'embriogenesi, nel suo sviluppo biologico, potrebbe essere intesa come un "atto di creazione" biologica, che l'uomo fa di se stesso, attraverso il DNA che gli appartiene; tuttavia, la natura "intenzionale" o "progettuale" del DNA evidentemente ha una origine "estrinseca", non autonoma.
      La creazione delle idee, apparentemente autonoma come il fenomeno dell'embriogenesi, a me pare, per quanto detto, assolutamente "eteronoma" per la presenza innata di una idea limite, assoluta e "astrattissima", posta nella mente dell'uomo da Dio stesso.
      L'uomo può sentire nella sua coscienza la presenza di una "idea di Dio, forma universale e indeterminata" che può distinguere solo intellettualmente, non nell'agire pratico, dall'energia delle forze materiali e determinate. La volontà umana, infatti, può muovere l'uomo ad eseguire spontaneamente un compito, sia per un "comando istintivo" di natura biologica, sia per un "comando razionale" di natura spirituale... La natura si muove sempre per un atto spontaneo, istintivamente razionale, talvolta deliberatamente razionale o assurdo.
      Se l'idea di Dio è sempre pura astrazione per la coscienza umana, mai l'uomo può da se stesso farsi Dio... soltanto Dio può consentire all'uomo, nella comunione d'Amore, di conoscerlo e amarlo...

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  2. Allora concordiamo sul fatto che il dualismo c'è ma è illusorio perché alla fine è riconducibile all'uno. Il fatto che Dio non è un ente che non vive nella contingenza di spazio e di tempo quindi può esserne solo percepita "l'esistenza" ma non esperita con i 5 sensi ne consegue che Dio non è qualcosa di ben definito per cui solo convenzionalmente possiamo attribuirgli la parola Dio ma questo "qualcosa" è sicuramente la fonte da cui scaturisce pure la nostra realtà tangibile...ma se noi stessi siamo o saremo un tuttuno con Dio evidentemente anche noi siamo una parte di Dio e quindi Dio stesso. Se però tu distingui già Dio dalla realtà tangibile in quanto creata poni già la base per il dualismo...allora sì il dualismo c'è ma è solo una doppia faccia della stessa medaglia...con la morte l'anima descritta anche da plotino torna all'uno...per cui dire Dio o il tuttuno delle nostre coscienze cambia poco...

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  3. Dal punto di vista razionale, nella storia della filosofia, l'identificazione di Dio con l'Uno credo sia la più vera e certa conquista fatta dall'uomo.
    Dal punto di vista della fede, con la Rivelazione di Cristo Gesù, la conoscenza razionale che identifica Dio con l'Uno è arricchita dalla conoscenza del mistero Trinitario, in cui la relazione d'Amore tra il Padre e il Figlio, nello Spirito Santo, è l'Unità di Dio.
    La conoscenza della verità nelle idee non la definirei mai illusoria se avviene nella prospettiva della perenne ricerca della verità stessa... la verità esiste, da quanto vedo, solo nella distinzione che rende bella l'unità... la verità esiste in Dio, nella mente dell'uomo e nelle cose: nel buon giudizio, grazie alla formazione di idee adeguate alla realtà, l'uomo può conoscere realmente la verità...
    Nella conoscenza mistica di Dio, nel cristianesimo, il credente ha fatto sempre esperienza della Carità di Cristo, in una unione d'amore che nell'unità di Dio esalta la distinzione tra l'amante e l'amato uniti in uno stesso atto di Amore.
    Tutto di certo esiste in Dio, ma l'unità tra Creatura e creatore nell'Amore avviene nella distinzione fondamentale che pone le nostre coscienze, tra loro diverse, partecipi, in modo diverso, di uno stesso amore...

    p.s. ho trovato molto interessante lo studio di David Bohm, vorrei approfondire quello del professor Malanga

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  4. Fondamentalmente diciamo la stessa cosa...quello che cambia è che tu lo inserisci in un contesto cristiano/cattolico e io in un contesto, come potrei definirlo, new-age/gnostico/quantistico? Comunque io con illusorio non mi riferivo alla conoscenza della verità ma alla dualità, illusoria in quanto la dualità rappresenta il doppio aspetto di una stessa medaglia dove la medaglia è l'uno.
    Riguardo a Malanga ti dico due cose: è un ufologo che ha lavorato al CUN (centro ufologico nazionale) ma non parla di alieni come ne parlano tutti gli altri, lui praticava delle ipnosi regressive su dei soggetti addotti e da questo è riuscito a formulare la teoria dell'evideon e della genesi dell'universo. Inoltre è un chimico organico se vuoi leggere il suo lavoro Evideon, cerca su Google Evideon Malanga e scarichi il pdf, però è un po' complicato perché essendo un chimico mette molti ragionamenti di fisica difficili da capire. Ti consiglio di vedere una sua conferenza su youtube.
    https://www.youtube.com/watch?v=4qVRH_J3fa4

    In merito a Gesù, alla sua figura storica e divina mi sono un po' documentato e ho trovato interessanti le conferenze del prof. Donnini il quale si occupa pure di vangeli apocrifi. Per farla breve sostiene che esiste una forte discrepanza fra la figura storica di Gesù e quella divina, la figura divina pensa sia stata costruita da San Paolo e successivamente a partire da questo input sia stata costruita tutta la religione cristiana dai padri della chiesa, il successivo concilio di Nicea con Costantino ecc... In quanto alla figura storica sostiene che possano essere esistite più figure risalenti a Gesù il Nazireo di cui è stato poi fatto un sunto da San Paolo e da chi ha scritto i vangeli sinottici. Probabilmente esistevano due messia: uno politico, il Cristo, l'unto che aspirava al trono di Israele e quindi un esseno rivoluzionario che si era così attirato l'odio di Erode e dei romani (infatti l'iscrizione INRI condanna Gesù di voler essere il re dei giudei e non il figlio del Padre) c'è chi sostiene fosse lo stesso Giovanni il Battista figlio di Giuda il Galileo. L'altro messia figlio del Padre (Yoshua Bar-abbà) liberato dal popolo in quanto non dava fastidio ai romani sarebbe stato il messia spirituale, una persona molto illuminata, che aveva capito, uno gnostico che ha tramandato i suoi insegnamenti ai discepoli che erano nel suo intorno...le stesse persone che poi avrebbero scritto i vangeli apocrifi con gli insegnamenti gnostici di Gesù a cui si sono ispirati poi anche i catari condannati per eresia ecc... Anche qui ti consiglio questa conferenza
    https://www.youtube.com/watch?v=724oal5FDuw

    Ti ho messo pure dei commenti nel post "un Dio geloso...non abbiate timore". Spero di non aver messo troppa carne al fuoco e di non essere stato "invasivo". Ciao

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