giovedì 11 giugno 2015

che ho da fare con te, o donna?

“Tre giorni dopo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea
e c'era la madre di Gesù.
Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.

Nel frattempo, venuto a mancare il vino,
la madre di Gesù gli disse: "Non hanno più vino".
E Gesù rispose: "Che ho da fare con te, o donna?
Non è ancora giunta la mia ora".

La madre dice ai servi: "Fate quello che vi dirà".

[...] Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea,
manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui”.


...rivolge ai servi quell'invito;
"Qualsiasi cosa vi dica, fatela!",
che non è solo il testamento di Maria
(le ultime parole che di lei ci riferisce la Bibbia),
non è solo quello che, attraverso i secoli,
andrà ripetendo ogni volta che farà sentire la sua voce, 
nelle apparizioni straordinarie: 
qui il significato è ancora più profondo.

I biblisti notano che Giovanni,
in questa sua narrazione
segue il grande schema delle alleanze bibliche,
la prima delle quali è quella del Sinai,
che viene poi più volte rinnovata lungo la storia di Israele.

Sempre nelle alleanze, c'è un mediatore.
Sul Sinai è Mosè, a Cana è Maria.

Sempre è ripetuta una frase che indica
l'accoglimento delle parole di Dio.

Sul Sinai il popolo dice:
"Quello che il Signore ci dirà noi lo faremo";

a Cana è la Madonna che dice:
"Qualsiasi cosa vi dica, fatela". 

http://www.vatican.va/archive/ITA0001/__PVM.HTM
Gabriele Amorth, Il Vangelo di Maria, pp. 94-95

Nessun commento:

Posta un commento