venerdì 16 gennaio 2015

un Dio geloso ... non abbiate timore

Dio allora pronunciò tutte queste parole:

"Io sono il Signore, tuo Dio,
che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto,
dalla condizione di schiavitù:

non avrai altri dei di fronte a me.

Non ti farai idolo né immagine alcuna
di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra,
né di ciò che è nelle acque sotto la terra.

Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai.
Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso,
che punisce la colpa dei padri nei figli
fino alla terza e alla quarta generazione,
per coloro che mi odiano,

ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni,
per quelli che mi amano e osservano i miei comandi.

Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio,
perché il Signore non lascerà impunito chi pronuncia il suo nome invano.

Non uccidere.

Tutto il popolo percepiva i tuoni e i lampi,
il suono del corno e il monte fumante.
Il popolo vide, fu preso da tremore e si tenne lontano.

Allora dissero a Mosè:
"Parla tu a noi e noi ascolteremo,
ma non ci parli Dio, altrimenti moriremo!".

Mosè disse al popolo:
"Non abbiate timore: Dio è venuto per mettervi alla prova
e perché il suo timore vi sia sempre presente e non pecchiate".

Il popolo si tenne dunque lontano,
mentre Mosè avanzò verso la nube oscura,
nella quale era Dio.

Il Signore disse a Mosè:
"Dirai agli Israeliti: Avete visto che vi ho parlato dal cielo!

Non fate dei d'argento e dei d'oro accanto a me:
non fatene per voi!

Farai per me un altare di terra e, sopra,
offrirai i tuoi olocausti e i tuoi sacrifici di comunione,
le tue pecore e i tuoi buoi;
in ogni luogo dove io vorrò ricordare il mio nome,
verrò a te e ti benedirò.

Se tu mi fai un altare di pietra, non lo costruirai con pietra tagliata,
perché alzando la tua lama su di essa, tu la renderesti profana.

Non salirai sul mio altare per mezzo di gradini,
perché là non si scopra la tua nudità.

Passi tratti da: Es, 20, 1-26

10 commenti:

  1. Carissimo Gianpaolo per ora sono in vena di commenti e a proposito di Dio del vecchio testamento (Elohim, Elyon, Yhwh cioè forse Yahweh come vocalizzato dai masoreti) ti invito a vedere su youtube, se già non lo conoscessi, qualche conferenza del traduttore di ebraico antico professor Mauro Biglino che ha fatto una traduzione interlineare della bibbia dei masoreti quella cioè da cui derivano le bibbie che abbiamo in casa. Ti dico solo que elohim è plurale, viene tradotto con Dio per pura fantasia perché nessuno sa cosa vuol dire è indica una pluralità di individui perché in un passo della bibbia si legge que esiste un yahweh elohim degli israeliti, un camos elohim dei moabiti, milcom elohim degli ammoniti ecc... quindi yahweh era uno dei tanti elohim. Inoltre ti copio e incollo cosa si dice in giro di Yahweh...se ritieni il tutto blasfemo puoi togliere il commento. Ciao

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    1. http://www.simoneventurini.it/it/elohim-un-solo-dio-genesi-cap-1-vers-1/

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  2. https://www.youtube.com/watch?v=Ybwr75uxpVs

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  3. Dalla pagina facebook "Misteri e Verità" riporto:

    Se dovessimo leggere l’Antico Testamento ad una persona che non abbia la benché minima idea di cosa racconta la Bibbia, anticipandogli che il Dio che parla in questo libro è l’Unico Dio, Creatore e immensamente buono e giusto, non è difficile immaginare alla fine della lettura quali siano le sue considerazioni.
    Ci direbbe che questo Dio, Jahweh, non può essere il Dio Padre Universale perché se così fosse non imporrebbe agli Ebrei di passare a fil di spada tutti i Cananei, uomini, donne e bambini, e punendo chi, come Saul, ne risparmi uno.
    Ci direbbe che preferisce un Dio che lo premia o lo castiga in base al suo agire e non un Dio che per punire David di un censimento che egli ha comandato fa morire settantamila innocenti (II SAM. 24,1-16)
    E soprattutto ci direbbe che Dio, padre di tutte le creature viventi, non può essere così malvagio da esigere il sacrificio dei primi nati dell’uomo e degli animali (ES. 22,28-29 \ EZECH. 20,25-26)
    ESODO 22: [28]Non ritarderai l'offerta di ciò che riempie il tuo granaio e di ciò che stilla dal tuo frantoio. Il primogenito dei tuoi figli lo darai a me. [29]Così farai per il tuo bue e per il tuo bestiame minuto: sette giorni resterà con sua madre, l'ottavo giorno me lo darai.
    EZECHIELE 20: [25]Allora io diedi loro perfino statuti non buoni e leggi per le quali non potevano vivere. [26]Feci sì che si contaminassero nelle loro offerte facendo passare per il fuoco ogni loro primogenito, per atterrirli, perché riconoscessero che io sono il Signore.
    Yahweh si faceva bruciare i primogeniti!!!!!
    Questo fino al 622 a.c., quando poi c’è stata una riforma e i primogeniti sono stati sostituiti con gli agnelli.

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  4. Ma di questo non ci dobbiamo meravigliare dato che agli occhi di Dio noi siamo uguali alle bestie e abbiamo tutti la stessa sorte!!! (QOELET o ECCLESIASTA 3,19)
    QOELET 3:19 “Infatti la sorte degli uomini e quella delle bestie è la stessa; come muoiono queste muoiono quelli; c'è un solo soffio vitale per tutti. Non esiste superiorità dell'uomo rispetto alle bestie, perché tutto è vanità.”
    Ma queste sono cose che non vengono lette durante le celebrazioni.
    Jahweh sapeva benissimo che non era il solo a cui si potessero rivolgere e quindi in continuazione puniva e dava indicazioni su come punire chi avesse paventato un’ipotesi di rivolgersi ad altri Elohim.
    Questo perché continuamente quel popolo, e lo leggiamo dalla Bibbia, si rivolgeva ad altri Elohim di tanto in tanto, tanto è vero che lo stesso Yahweh lo ha definito un “popolo di dura cervice”, che difficilmente stava a sentire e si piegava ai suoi voleri.
    Non solo, ma lo stesso Dio all’interno del popolo eletto faceva precise distinzioni e imponeva a coloro che non erano degni di non avvicinarsi a lui……….
    LEVITICO 21 [16]Il Signore disse ancora a Mosè: [17]“Parla ad Aronne e digli: Nelle generazioni future nessun uomo della tua stirpe, che abbia qualche deformità, potrà accostarsi ad offrire il pane del suo Dio; [18]perché nessun uomo che abbia qualche deformità potrà accostarsi: né il cieco, né lo zoppo, né chi abbia il viso deforme per difetto o per eccesso, [19]né chi abbia una frattura al piede o alla mano, [20]né un gobbo, né un nano, né chi abbia una macchia nell'occhio o la scabbia o piaghe purulente o sia eunuco.[21]Nessun uomo della stirpe del sacerdote Aronne, con qualche deformità, si accosterà ad offrire i sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore. Ha un difetto: non si accosti quindi per offrire il pane del suo Dio. [22]Potrà mangiare il pane del suo Dio, le cose sacrosante e le cose sante; [23]ma non potrà avvicinarsi al velo, né accostarsi all'altare, perché ha una deformità. Non dovrà profanare i miei luoghi santi, perché io sono il Signore che li santifico”.
    Dio le persone malate e deformi non le voleva.......
    Che Jahweh sia stato un conquistatore e comandante lo possiamo dedurre da molti passi della Bibbia leggendola con attenzione, ma voglio portare l'attenzione del lettore su di un passo molto eloquente in merito:
    DEUTERONOMIO 21 (13-15)
    13 Avrai anche un posto fuori dell'accampamento e là andrai per i tuoi bisogni.14 Nel tuo equipaggiamento avrai un piuolo, con il quale, nel ritirarti fuori, scaverai una buca e poi ricoprirai i tuoi escrementi.15 Perché il Signore tuo Dio passa in mezzo al tuo accampamento per salvarti e per mettere i nemici in tuo potere; l'accampamento deve essere dunque santo, perché Egli non veda in mezzo a te qualche indecenza e ti abbandoni.
    Qui si parla di Accampamento e di Equipaggiamento, termini senza alcun dubbio di carattere militare!!!!
    Inoltre Dio si preoccupava dello stile di vita del suo popolo non molto civilizzato in quanto sicuramente lasciavano in giro i loro escrementi dove si trovavano.
    Infatti impone loro di uscire dall'accampamento muniti di un piolo, da lui fornito, e di scavare una buca e poi ricoprire i propri escrementi.
    E sapete perche?
    Lo leggiamo al versetto 15.....perchè lui, Dio, che passa in mezzo all'accampamento non voleva vedere quelle indecenze, perchè come detto le facevano dove si trovavano, e quindi non voleva correre il rischio di calpestarle.
    Dio....essere spirituale, trascendente, creatore di tutte le cose!!!!!!!!

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  5. Carissimo Michele,
    ho seguito una conferenza di Mauro Biglino con interesse, molte delle sue affermazioni e analisi sono vere, su altre non ho competenze specifiche per esprimere un giudizio...
    Per avere la possibilità di un confronto con un teologo cattolico ti segnalo la lettura di "Introduzione al Cristianesimo" di Joseph Ratzinger; troverai altri approfondimenti online sulla Bibbia anche nella lettura di Carlo Maria Martini e altri... es. cerca "Carlo Maria Martini - Guida Alla Lettura Della Bibbia.pdfhot".
    Come potrai leggere sulla "Dei Verbum", la Sacra Scrittura, per il credente, è un testo ispirato da Dio e scritto nella storia da autori vari autori. Può essere letto come qualunque altro testo letterario anche da non credenti, ma per i cristiani è fondamentale leggere la Sacra Scrittura "in spirito e verità", per cogliere il senso e il fine della Sacra Scrittura cioè l'intenzione dall'autore materiale in ascolto dell'Autore Sacro.
    Al di fuori di un sentimento di fede e d'amore fiducioso per Dio in Cristo, penso che sia impossibile per ogni uomo credente cogliere rettamente il senso spirituale del testo Sacro.
    Credo che Mauro Biglino conosca bene il detto "tradurre è tradire" e che su questo principio stia portando avanti la critica alla Teologia; credo che sappia bene che tradurre significa intenzionalmente interpretare...
    Credo che a nessun teologo sincero preoccupi la critica teologica.
    La preoccupazione di un teologo cattolico può essere semmai quella di cercare di vivere con una rettitudine di intenzione, cioè con sincerità di cuore, desiderare per se stesso e per il suo prossimo, una vita in cammino nella verità dell'Amore di Dio e del il prossimo.
    La ricerca teologica e scientifica è un dovere per l'uomo davanti a Dio, per cui ritengo che sia bene continuare senza pregiudizio le ricerca, non perdendo però di vista la ragionevolezza degli insegnamenti ricevuti dai santi... uomini e donne che hanno cercato la verità con un desiderio di amore vero per Dio, purificato nell'amore per il prossimo.
    Le questioni sull'interpretazione letterale del testo sacro non credo possano allontanare mai un cristiano dall'Amore di Dio in Cristo: di fatti se la lettura del testo ebraico, la traduzione e l'interpretazione avviene in una comunione attuale o virtuale con Cristo Risorto, non penso possano esserci difficoltà di fraintendimento o di allontanamento dalla verità rivelata nelle Sacre Scritture e in Cristo.
    Solo cercando e vivendo nel proprio sentimento una comunione personale con Cristo un cristiano può intendere e vivere rettamente, secondo verità; diversamente credo sia più facile deviare dalla verità di fede, per altre vie umane. Buona ricerca e a presto

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  6. Ti pongo solo una domanda: se la chiesa ammettesse che nel vecchio testamento effettivamente non si parla di Dio e che la divinità di Gesù come la conosciamo noi è stata costruita da San Paolo e poi da tutti quelli che sono venuti dopo di lui manterresti comunque la fede in "Yahweh" e Gesù come salvatore? Con ciò non intendo che non esista un profondo rapporto col divino inteso nei piu svariati modi, tutti cerchiamo di capire il senso della vita...ma se la chiesa ammettesse che la dottrina cristiana non è ispirata da Dio ma costruita dagli uomini su pure invenzioni, non inizieresti forse a cercare la tua spiritualità senza che te la insegni o ti venga mediata da qualsivoglia dottrina e/o istituzione religiosa?

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    1. Rispondo con una breve citazione tratta dal Vangelo di Giovanni, con le parole di Gesù, anche se molte simili riprendono il cuore di questo passo:

      "lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera"

      ...anche se per assurdo la Chiesa "ufficiale" dovesse sostenere la tesi da te prospettata, ricordo che la Chiesa Universale o comunità dei credenti, sarebbe sempre formata e guidata dallo Spirito di libertà e verità...

      ...per i credenti la dottrina e la teologia non sono e non saranno mai considerate la "Via", ma possono essere considerate il "guardrail": la Via è sempre Cristo; il "guardrail", l'esperienza di chi lo ha conosciuto personalmente, nello Spirito di verità.
      I vari insegnamenti della dottrina, raccolti dalla teologia, certamente rimangono un punto di riferimento importante e chi sta con umiltà in mezzo ai fratelli difficilmente li può disprezzare: chi vuol vivere in comunione con Dio e i fratelli, da quello che vedo, desidera conoscere sempre più gli insegnamenti di chi Lo ha conosciuto... per conoscere più facilmente la Via, la Verità e la Vita.

      Non so se ho risposto, a presto

      Gv 16,12-15
      "Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future.
      Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà.
      Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l'annunzierà".

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  7. Personalmente io sono arrivato alla settima fetta come dice Biglino. Onestamente riguardo alla religione cattolica ci sono molte cose che condivido come per esempio il messaggio d'amore ma tendo a considerare gli insegnamenti di Gesù da un punto di vista più gnostico. Ad esempio non condivido il fatto del peccato come colpevolezza che l'uomo deve avere nei confronti di Dio. Penso che se ami te stesso e gli altri non pecchi per questo non per timore sempre perché identificando Dio nella coscienza unica fare del male a se stessi e agli altri corrisponde a fare del male a quel tuttuno che è la coscienza unica.

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  8. http://danielesalamone.altervista.org/

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